VIAGGIO IN ITALIA
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VIAGGIO IN ITALIA L’Italia non è certamente un luogo trascurato dall’immagine; molti i fotografi e gli autori che negli anni hanno saputo percorrere strade più o meno note, riportando, del Bel Paese, angoli e piazze, storie e lavori. Molti gli sguardi e le ricerche dal sapore antropologico, sociale, architettonico e storico che hanno tentato di porre un ordine e una lettura.
Galimberti ci consegna un’opera diversa, nella quale l’avventura scaturisce da un chiaro e immediato confronto; con naturale confidenza egli riesce ad animare il mondo circostante – merito di colui che all’altro si avvicina senza armi. Nessun aspetto pregiudiziale lo allontana dall’assoluta libertà di transitare tra aspetti e situazioni, tra piccoli gesti e ambienti, tra luoghi affollati e solitari, rendendo così riuscita l’azione nel ricondurre a sé una realtà così difforme e composita. (…)
Dunque, un disegno, un’intima e spontanea incursione per tracciare prospettive e corrispondenze, per incidere sul piano focale una dimensione vitale del nostro paese, tra ispirati impeti di ricerca e di contatto, tra panorami urbani, ville e campagne, tra particolari che compongono la scena del reale. Nella scelta del punto di vista, lo stimolo diviene visione.
Il fotografo:
Maurizio Galimberti nasce a Como nel 1956 e cresce a Meda. Nel 1983 inizia la sua passione-ossessione per la Polaroid. La sceglie per il semplice motivo che non sopportava l’attesa dello sviluppo per vedere il risultato del suo scatto e anche per una eterna paura del buio della camera oscura. Si accorge inoltre che la resa dei colori con la pellicola istantanea è semplicemente magica ed inizia un lungo percorso fino ad oggi di ricerca e di sperimentazione nell’uso di questo media. Nel 1991 inizia la collaborazione con Polaroid Italia della quale diventa ben presto il testimonial ufficiale e che ha come risultato il volume POLAROID PRO ART pubblicato nel 1995, vero oggetto di culto per gli appassionati di pellicola polaroid di tipo integrale. Il 1997 è l’anno che vede l’entrata nel mondo del collezionismo d’arte dei suoi mosaici di polaroid. Nello sviluppo di questa sua peculiare tecnica hanno grande influenza il futurismo di Boccioni e il movimento cinetico esasperato di Duchamp. Galimberti riesce in un istante a visualizzare una complessa scomposizione dell’immagine da ritrarre, matematica nel suo rigore e musicale nell’armonia d’insieme, che realizza di getto leggendo le note nella sua mente. Con la stessa tecnica diviene conosciuto per i suoi ritratti, sempre a mosaico. Arriva nel 1999 la nomina al primo posto nella classifica dei foto-ritrattisti italiani redatta dalla rivista Class. La popolarità e il successo con cui vengono accolte queste inusuali rappresentazioni di volti lo portano a partecipare nel ruolo di ritrattista a numerose edizioni del Festival del Cinema di Venezia.Tiene regolarmente workshop di fotografia creativa durante i principali festival fotografici. Le sue opere fanno parte delle più importanti collezioni di fotografia. AHa pubblicato un prestigioso volume sulla città di Milano, Milano by Maurizio Galimberti (MBP Gruppo Editoriale) in occasione dell’Expo 2015.
Galimberti ci consegna un’opera diversa, nella quale l’avventura scaturisce da un chiaro e immediato confronto; con naturale confidenza egli riesce ad animare il mondo circostante – merito di colui che all’altro si avvicina senza armi. Nessun aspetto pregiudiziale lo allontana dall’assoluta libertà di transitare tra aspetti e situazioni, tra piccoli gesti e ambienti, tra luoghi affollati e solitari, rendendo così riuscita l’azione nel ricondurre a sé una realtà così difforme e composita. (…)
Dunque, un disegno, un’intima e spontanea incursione per tracciare prospettive e corrispondenze, per incidere sul piano focale una dimensione vitale del nostro paese, tra ispirati impeti di ricerca e di contatto, tra panorami urbani, ville e campagne, tra particolari che compongono la scena del reale. Nella scelta del punto di vista, lo stimolo diviene visione.
Il fotografo:
Maurizio Galimberti nasce a Como nel 1956 e cresce a Meda. Nel 1983 inizia la sua passione-ossessione per la Polaroid. La sceglie per il semplice motivo che non sopportava l’attesa dello sviluppo per vedere il risultato del suo scatto e anche per una eterna paura del buio della camera oscura. Si accorge inoltre che la resa dei colori con la pellicola istantanea è semplicemente magica ed inizia un lungo percorso fino ad oggi di ricerca e di sperimentazione nell’uso di questo media. Nel 1991 inizia la collaborazione con Polaroid Italia della quale diventa ben presto il testimonial ufficiale e che ha come risultato il volume POLAROID PRO ART pubblicato nel 1995, vero oggetto di culto per gli appassionati di pellicola polaroid di tipo integrale. Il 1997 è l’anno che vede l’entrata nel mondo del collezionismo d’arte dei suoi mosaici di polaroid. Nello sviluppo di questa sua peculiare tecnica hanno grande influenza il futurismo di Boccioni e il movimento cinetico esasperato di Duchamp. Galimberti riesce in un istante a visualizzare una complessa scomposizione dell’immagine da ritrarre, matematica nel suo rigore e musicale nell’armonia d’insieme, che realizza di getto leggendo le note nella sua mente. Con la stessa tecnica diviene conosciuto per i suoi ritratti, sempre a mosaico. Arriva nel 1999 la nomina al primo posto nella classifica dei foto-ritrattisti italiani redatta dalla rivista Class. La popolarità e il successo con cui vengono accolte queste inusuali rappresentazioni di volti lo portano a partecipare nel ruolo di ritrattista a numerose edizioni del Festival del Cinema di Venezia.Tiene regolarmente workshop di fotografia creativa durante i principali festival fotografici. Le sue opere fanno parte delle più importanti collezioni di fotografia. AHa pubblicato un prestigioso volume sulla città di Milano, Milano by Maurizio Galimberti (MBP Gruppo Editoriale) in occasione dell’Expo 2015.
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